Ci sono dei momenti, nella vita, in cui ci si sente come paralizzati, stretti in una morsa da cui sembra impossibile uscire. Si tratta di uno stato d’animo che però si può vincere, con pazienza, determinazione e qualche piccola strategia. A soffrire di questa condizione siamo soprattutto noi donne, per vari motivi: per la loro storia familiare, per la scarsa autostima, per i condizionamenti della società, per timore di risultare poco intelligenti o per paura di rovinare un rapporto.
La sensazione di sentirsi bloccati viene generata dalla paura: uscire dalla propria “zona di comfort” quella conosciuta, non è semplice. Bisogna volerlo profondamente e cominciare ad elaborare pensieri di maggiore qualità. Il passato può essere rivisto in tanti modi, e questo può servire a vivere meglio il presente.

“Il segreto della felicità è la libertà, il segreto della libertà è il coraggio”

Carrie Jones

Ecco come sentirsi liberi seguendo sette semplici accorgimenti:

1. Imparare a volersi bene: dobbiamo ricordarci che abbiamo sempre la possibilità di agire in maniera diversa da come abbiamo fatto sino ad oggi. Ad esempio, se non riusciamo ad accettare la fine di una relazione, focalizziamoci sul senso di quella storia e chiediamoci: “Che cosa ho imparato”? oppure “Qual è la persona che vorrei al mio fianco”?

2. Lasciarsi il passato alle spalle: prima o poi la vita ci mette di fronte a situazioni dolorose, ma solo noi possiamo decidere se soffrire una volta sola, elaborando quel dolore, e smettere di alimentare il sentimento che ci fa stare male cambiando il punto di vista. Insomma, il segreto sta nel perdonare se stessi e gli altri e volgere lo sguardo al presente e al futuro, in modo costruttivo.

3. Essere se stessi: spesso ci sentiamo in un tunnel senza via d’uscita perché non riusciamo ad esprimerci come vorremmo. Piuttosto che ascoltare il parere degli altri, dovremmo imparare ad ascoltare noi stessi. Tutti noi possediamo infatti una saggezza interiore che spesso mettiamo erroneamente a tacere. Se invece iniziassimo a darle retta, riusciremmo a fare emergere il nostro potenziale.

4. Cercare un cambiamento: quando i giorni ci sembrano tutti uguali e percepiamo la vita come la ripetizione dello stesso copione, è allora arrivato il momento di cambiare qualcosa. Proviamo ad uscire dal bozzolo e a cercare di valorizzare i nostri talenti. Sforziamoci anche di considerare la crisi economica come un’opportunità che ci è data per cambiare profondamente, osservando le cose da un altro punto di vista.

5. Evitare il vittimismo: anche le situazioni più dolorose e difficili da accettare hanno un senso. Di fronte ad una situazione che ci fa stare male, la domanda da farsi è: “in che modo questa situazione può aiutarmi a crescere?”. Questa prospettiva è utile per uscire dalla spirale dell’autocommiserazione e del vittimismo. Quando ci fissiamo sullo stesso pensiero, ricordiamoci di dare un segnale al corpo. Ad esempio, se stiamo camminando cambiamo strada, se stiamo seduti alziamoci in piedi.

6. Liberarsi dalle aspettative: il presente è l’unico tempo che abbiamo e dobbiamo fare in modo che sia anche il migliore che possiamo vivere. Se attendiamo troppo la realizzazione di desideri e aspettative rischiamo seriamente di non vivere il presente, coltivando ansia, frustrazione e agitazione.

7. Assumersi le proprie responsabilità: è inutile dare la colpa del proprio malessere ai genitori, all’ex o a chissà chi. La responsabilità di ciò che decidiamo di vivere è soltanto nostra. Per cambiare direzione serve semplicemente coraggio. Ne occorre tanto anche per continuare a stare male, perché quindi non usarlo per stare bene?