In quest’ultimo periodo, la più frequente paura che riscontro nelle donne che incontro è la paura della solitudine.
La famosa scrittrice e filosofa Elsa Punset ritiene che “la solitudine potrebbe essere considerata l’epidemia del ventunesimo secolo”. Ma davvero siamo arrivati a trasformare la paura di stare da soli in una malattia grave e fin troppo comune?
La solitudine o, in particolare, la solitudine accompagnata da un sentimento di abbandono indebolisce il nostro sistema immunitario, il che a sua volta fa sì che la pressione arteriosa aumenti, e con essa il livello di produzione degli ormoni che causano stress. Le conseguenze fisiche possono estendersi fino ad influire sulla comparsa di obesità, dipendenza o alterazione della qualità del sonno.
Nonostante la proliferazione dei social network e l’enorme numero di “amici” o contatti che abbiamo su Facebook o Instagram, la media di amici intimi per persona è crollata negli ultimi anni, passando da tre a due, uno o nessuno.
Ovviamente quando parliamo di “amica intima” ci riferiamo a una confidente, una persona a cui raccontiamo davvero i nostri segreti, le nostre paure e preoccupazioni. La mancanza di questa figura si nota soprattutto nelle persone al di sopra dei 30 anni, ed è un elemento importante, secondo Punset, poiché ha influito sull’aumento della paura di stare da soli che proviamo oggi giorno.
“La solitudine può essere una condanna
o una meravigliosa conquista”
Bernardo Bertolucci
A questo punto, una domanda sorge spontanea: si può superare la paura di stare da soli? La risposta è sì.
Vorrei proporvi una serie di punti chiave che possono rivelarsi importanti nel processo di superamento della paura di stare da soli o della stessa solitudine.Qualsiasi aiuto può essere fondamentale quando si tratta di sconfiggere questa epidemia contemporanea:
- Ritenetevi la persona più importante della vostra vita. Voi venite per primi. Per questo motivo, dovete fidarvi ciecamente delle vostre possibilità, ed essere certi di fare la cosa giusta. Questo metodo vi aiuterà a lottare contro i momenti di solitudine, quando si presenteranno all’improvviso e in modo insidioso.
- Razionalizzate. La paura della solitudine può trasformarsi in qualcosa di irrazionale. Cercate di identificare da dove nasce davvero quella paura e date una spiegazione logica a ciò che provate. In questo modo, la vostra mente potrà accettarla e comprenderla, perché capirà che non è niente di grave, ma un sentimento normale e superabile.
- Dimenticate il passato. Un’altra ottima strategia è il perdono e il superamento delle esperienza passate. Rimanere per sempre ancorati all’odio, al rancore, ai ricordi o all’abbandono vi porterà solo ulteriore dolore e fallimenti. È necessario andare avanti, con ottimismo e un atteggiamento sano.
- Non confondete l’essere single con l’essere soli. Molte persone identificano la felicità con l’avere una relazione, ma è un errore. Avere un partner o essere circondati da persone non è sinonimo di allegria. C’è chi si sente solo anche se ha sempre gente accanto. È necessario capire che la solitudine può anche essere positiva, e di certo una condizione migliore rispetto a una relazione vuota o insoddisfaciente.
La paura di stare soli è, in realtà, una fobia irrazionale. Un’autostima alta, la realizzazione personale, la sicurezza in se stesse e la fiducia nelle proprie capacità sono il segreto per superare qualsiasi problema.
Affrontare questa terribile epidemia moderna, la solitudine, è solo nelle vostre mani!
