In questi giorni sono stata ad un corso di aggiornamento e ho avuto modo di confrontarmi con tante donne e ascoltare molte delle loro storie personali, e non posso negarvi che una delle prime considerazioni che ho fatto, è stata proprio quella di rendermi conto, di quanto ci sia bisogno di diffondere e condividere certe conoscenze e ancora di più, esperienze!
Avanti tutta, “Donna in Azione”!
Ogni persona nella propria vita vive momenti di difficoltà e di dolore, e la maggior parte delle volte pensiamo che ne caratterizzino la maggior parte di questo nostro cammino, ma non è cosi! Premesso il fatto, che lunge da me, esprimere giudizio o etichette, perchè dietro ad ogni situazione ci sono un’infintià di fattori da valutare.
Come spesso mi accade, preferisco guardare in faccia la realtà dei fatti, perchè diciamoci la verità: quante volte ce la raccontiamo? Chiaramente può essere considerata una sorta di protezione, che ci evita di soffrire o vivere nell’immediato situazioni spiacevoli, e cosi facendo procrastiniamo ogni decisione da prendere.
Una decisione la prendi in un istante quando il dolore nello stare in una determinata situazione diventa troppo forte, decidi veramente di non voler più essere fuori forma, stare in quella condizione economica, stare in quel tipo di relazione, in quel lavoro, o in quell’ambiente, ma l’attuazione di quel cambiamento in quell’area o in quella situazione necessita di tempo, di scelte ben ponderate e soprattutto di azione massiccia.
Perché non riguarda solo te, riguarda anche altre persone; non puoi cancellare in un istante e con un colpo di spugna quello che sei stata fino a un momento prima di prendere quella decisione. È importante fare una distinzione per non cadere nel tipo di decisione stile “adolescente frettoloso”, ma da “adulto responsabile”.
“Non temete i momenti difficili.
Il meglio viene da lì”
Rita Levi Montalcini
Quando hai un problema lo puoi vivere in due modi:
- come un ostacolo
- come una scusa
Se lo vivi come un ostacolo, sei consapevole che nel tuo percorso ci possono essere ostacoli e attingerai a quelle risorse per affrontarli e superarli: chiederai aiuto a qualcuno, frequenterai corsi che ti possono aiutare, prenderai informazioni diverse rispetto a quelle che hai, farai azioni diverse, ecc.
Se lo vivi come una scusa utilizzerai il tuo passato, le tue convinzioni, le tue paure, il tuo ambiente, le tue poche capacità, la tua mancanza di denaro, la tua mancanza di risorse o di conoscenze, come scusa per restare nella situazione in cui sei.
Nella mia vita è successo molte volte che mi sono trovata di fronte a questo bivio, che cosa avrei fatto non lo sapevo, sapevo solamente che dovevo fare qualcosa. La strada non c’era ancora, mi spaventata,non esisteva, me la dovevo creare.
Vivevo un ostacolo (non so che strada prendere), ma ero fortemente motivata ad affrontarlo. E mi sorgeva una domanda fondamentale: “che cosa potrebbe fermarti?”; è una domanda molto potente e molto positiva, perché ti mette davanti a un bivio: sei motivata a cambiare solo a parole o sei concretamente impegnata e pronta tirare fuori gli attributi?
E quando tiri fuori tutto ciò che potrebbe fermarti possiamo vedere se le risposte che hai dato sono un ostacolo (e quindi cominci a lavorare per superarlo), o una scusa (e quindi la tua motivazione non è così seria e lascia il tempo che trova).
Per questo quando ci troviamo davanti alla domanda “e adesso cosa faccio?”, dobbiamo prima capire cosa è in linea con la nostra direzione. Solo allora la decisione avverrà in un attimo e potremo agire da adulti consapevoli delle nostre responsabilità e intraprendere azioni in linea con noi stesse.
