Il senso d’inferiorità è di tutti, da una persona che ha successo,ad una donna bellissima che apparentemente è perfetta, o a chi accumula enormi ricchezza, non c’è nulla di male a provarlo di per sè.
Probabilmente è necessario comprendere il giusto ordine. In un primo momento, le persone entrano nel mondo come esseri impotenti e hanno il desiderio di uscire da questa condizione di debolezza e di evolversi, nella speranza di migliorare o alla ricerca di uno stato ideale. Per esempio, da bambina hai imparato a stare in equilibrio sulle gambe, a camminare anche se sarai caduta molte volte, eppure hai imparato qualcosa di nuovo, ti sei evoluta!
Tutti si trovano nella condizione di voler migliorare, che è rappresentata dall’aspirazione alla superiorità( intesa come crescita). Si prefiggono degli ideali e degli obiettivi e cercano di raggiungerli. Quando non ci riescono, tuttavia, si sentono inferiori. Uno degli esempi che accomuna, per la maggior parte noi donne, è il peso forma… tanti buoni propositi, un obiettivo e un piano d’azione, ma se qualcosa non va per il verso giusto, allora rimaniamo deluse, ci arrabbiamo e a volte iniziamo a fare peggio di quando abbiamo iniziato!!!
Non sei soddisfatta della situazione attuale e vuoi andare avanti, vuoi essere felice, non c’è assolutamente nulla di male, però si perde il coraggio di muovere anche solo un passo e non si accetta l’idea di poter cambiare la situazione compiendo sforzi realistici. Mi riferisco a coloro che, prima ancora di fare qualsiasi cosa, gettano la spugna e dicono: ” Tanto non sono abbastanza brava”, “Non sono capace” , “Non sono all’altezza”.
“E’ meglio fallire nell’originalità
che avere successo nell’imitazione.“
Herman Melville
Così facendo, ci si trova di fronte ad un “complesso d’inferiorità”, che è la condizione in cui si inizia a usare il senso d’inferiorità come pretesto. Vale a dire, ti convinci che ci sia un nesso causale dove non c’è. Semplicemente è spaventoso fare anche solo un passo avanti; il desiderio di cambiare non è cosi forte da spingerti a sacrificare i tuoi piaceri di cui godi ora, per esempio il tempo che dediche alle amiche o ai tuoi hobby.
Non hai il coraggio di modificare il tuo stile di vita.
E’ più facile lasciare le cose come stanno, nonostante le lamentele o le limitazioni.
Posso immaginare la tua reazione a queste parole:
“Chi si crede di essere!”
ciò nonostante la mia è, da una parte un’affermazione provocatoria, proprio per suscitare una reazione, e dall’altra è una grande verità, anche se fa male, bisogna guardare la realtà di come stanno veramente le cose, per riuscire a prendere maggior consapevolezza di sè stesse.
Quindi, ti invito ad AGIRE, come una donna in azione sa fare, inizia oggi, nel presente a creare lo stile di vita che vuoi, tu sei un’anima unica e speciale e la vita è una questione di scelte…
Vuoi davvero cambiare la tua vita?
